10 Gen LOCUS AMOENUS – I luoghi dell’anima
Dal – 10/01/2020 – 23/01/2020 Tutto il giorno presso Medina Roma
LOCUS AMOENUS – I luoghi dell’anima presso gli Spazi Espositivi Medina Roma dal 10 Gennaio al 23 Gennaio 2020. Una mostra collettiva che unisce pittura, scultura e fotografia e che punta a mettere in relazione diversi luoghi, reali o meno, fisici o no, che appartengono a ciascun artista. L‘exhibition è a cura di Giano.
Valerio Ferranti
Dalla fine degli anni ’90 l’artista romano perfeziona con sempre più rigore, precisione e maniacalità le sue opere ad olio su tela.
Prospettive, umani, animali, esseri immaginari. Il tutto in una quinta surreale (o surrealista) che proietta in una condizione di mistero e di enigma. Dove l’uomo è al centro: in ricerca esistenziale, in critica, in ragionamento ad approssimazioni successive. Valerio Ferranti Viales mette a nudo la società senza cercare compromessi.
Dopo la presentazione istituzionale ad Ottobre 2019 su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lanuvio (Roma, Italia), ci presenta in anteprima romana la sua ultima opera. Assistiamo ad un’evoluzione della sua produzione artistica: l’analisi sull’essere umano, raggiunte elevate atmosfere di pressione, sembra essere esplosa.
Dai vizi dell’uomo e dallo studio su di esso, sembra ora aprirsi uno sviluppo più ampio per l’indagine gnoseologica: nella scena dantesca, Ferranti ci presenta un’indagine sulla natura della conoscenza. Attraverso un’analisi di fondamenti, limiti e visioni della comprensione umana.
Lo spettatore è in relazione con la tela come il soggetto conoscente è in relazione con l’oggetto conosciuto. Ma davanti al “Giudizio Universale”, la teoria della conoscenza scricchiola prestando il fianco a dubbi, incubi, sogni ed incertezze. E fra spettatore e tela si attiva una sorta di processo atto ad esorcizzare: l’artista, nella sua sfera, nel suo locus amoenus, vuole evocare un rito magico per scacciare (anche dal subconscio) presenze malefiche, sentimenti negativi ed esperienze traumatizzanti o conflittuali. Ed un cammeo lo esprime allegoricamente.
Una vera e propria catarsi per rifondare la coscienza dell’individuo con il proprio libero arbitrio e la responsabilità delle proprie azioni. L’opera presenta innumerevoli dettagli. Potremmo definirla un’opera omnia dell’artista. Con una ricchezza preziosissima di archetipi del mondo classico, riferimenti alla mitologia, all’alchimia, alle scienze, alla Bibbia, a simbolismi esoterici. Tutto elaborato in uno stile inconfondibile che necessita di attenta e approfondita osservazione e riflessione. Ora come mai.