18 Mag Alessia Bisantis su Valerio Ferranti
Artista curioso, attento e con uno squisito senso dell’ironia, le sue opere spesso hanno come tema la strana realtà in cui viviamo, di cui ci ricordiamo; egli riesce a cogliere, con occhio veramente critico, forse tra il divertito e il preoccupato, quegli aspetti così palesi della stupidità e banalità umana, ma così nascosti a occhi quasi ami attenti, quasi ami sensibili, poco consapevoli del nostro stesso essere e divenire.
La chiave per comprendere , in parte, i suoi lavori (anche perché egli volutamente lascia ampio spazio alla fruizione e interpretazione): guardare con attenzione anche le cose che apparentemente non ci sembrano importanti; e potrebbe essere una filosofia di vita.
Mi avvicino ad un suo raffinato lavoro: l’opera raffigura una probabile credenza di cucina in cui compaiono tanti barattoli di vetro, scatole di latta poggiate su mensole, da cui esce e attorno a cui si agita un contenuto singolare: piccoli uomini e donne.
I disegni sono perfetti, elogio alla sua conoscenza della prospettiva e mi sorprendo a guardare questi piccolissimi tratti di china e oro, impercettibili segni che creano il tutto.
Arguisco il significato e solo dopo aver letto ciò che è scritto sulle apparentemente invisibili etichette dei barattoli: l’uomo crede di aver conquistato la libertà, infatti esce dal suo contenitore, si guarda intorno, ma spesso è incapace di cogliere “il quid” della vita, la vera essenza, e immancabilmente ritorna nel suo barattolo.
E’ magistrale la capacità di cogliere ed elaborare il particolare, creando a volte veri e propri simboli cui egli affida talvolta gravosi significati.
Una mano ricca dell’esperienze surrealiste di Dalì’ nella scelta delle tematiche, ma anche passionale, vagamente simbolica e ricca di un senso altamente morale e sociale come quel Merisi da Caravaggio (se mai si possono azzardare confronti).
Amerei citare tante altre sue opere, ma Valerio Ferranti lavora moltissimo nel suo studio-abitazione di Via Dacia, e quindi si dovrebbe operare un’ingiusta cernita.
Un consiglio: occhio attento, e apprezzerete queste opere create con l’amore e la pazienza (ricordo che sono tutti lavori in china a tratto sottilissimo) di un tessitore d’arazzo francese.
Alessia Bisantis
Presidente Centro Culturale degli Artisti